Si fa un gran parlare di psicologia e sogni, quante volte ci capita di svegliarci la mattina e interrogarci su ciò che abbiamo sognato? Si tratta di immagini casuali, premonitorie o in grado di inquadrare alcuni problemi della nostra quotidianità? C’è chi non ci dà una grande importanza, ma nella realtà dei fatti possono essere molto utili per indagare alcuni aspetti della propria personalità o della propria difficoltà ad approcciarsi con le persone o in determinate situazioni.
L’aspetto simbolico nell’interpretazione di un sogno
Dal punto di vista della psicologia il significato dei sogni vive nella loro dimensione simbolica. Per lo psicologo, nello specifico lo psicoanalista, i sogni che elaboriamo di notte e spesso fatichiamo a ricordare altro non sono se non una espressione di ciò che sperimentiamo, proviamo e esperiamo nella nostra vita, nella nostra quotidianità, ma che cerchiamo di evitare, magari perché ci fanno stare male e non ci permettono di condurre con la necessaria tranquillità e produttività la nostra vita quotidiana.
Quei pensieri che nella vita reale cerchiamo in tutti i modi di nascondere, quindi, emergono – a volte con prepotenza a volte meno – e lo fanno in modo manifesto o camuffato, anche con simbolismi.
Quello del significato dei sogni è un tema molto sentito dalla psicologia, in particolare nei decenni passati. Tutto è nato con Sigmund Freud e il suo “L’interpretazione dei sogni” nel quale sosteneva che proprio i sogni permettono di accedere allo psicologo o psicoanalista ai contenuti che il paziente non è in grado di rendere manifesti e comunicare. Si tratta di quei contenuti inconsci che si cerca, per l’appunto, di dimenticare o nascondere in un lontano cassetto della memoria.
Psicologia e sogni: fu proprio Freud per primo a considerare i sogni come della manifestazioni di pensiero non reali bensì distorti. Questo significa che non è possibile prendere le manifestazioni oniriche così come le vediamo; immagini e suoni, infatti, hanno spesso dei significati nascosti che bisogna interpretare, in base all’esperienza di vita e alla quotidianità del paziente.
Psicologia e sogni, significato e accesso alla memoria
Le teorie si sono succedute nel corso dei decenni, in particolar modo nel ‘900, ma oggi la psicologia è concorde nel fissare il significato dei sogni come importante per accedere alla memoria delle persone, in particolar modo agli aspetti inconsci. Con l’analisi dei racconti onirici, infatti, lo psicologo può ricostruire della tracce di memoria implicite, nascoste e avanzare primi abbozzi di diagnosi relativi alle difficoltà del proprio paziente.
Detto in altro modo, sogno e memoria hanno un legame evidente: nelle sue dinamiche, il sogno stesso va a recuperare a livello inconscio delle informazioni della memoria che mantengono ovviamente dei chiari collegamenti con l’esperienza vivida di chi sogna.
È la fase REM del sonno quella che permette al sognatore di andare a pescare nel proprio inconscio esperienze, persone e criticità rimosse, quelle, per intendersi, a cui difficilmente una persona riuscirebbe ad accedere. Nel sonno REM si intrecciano mondo esterno e interno del sognatore, ed è lì, se solo si potesse accedere al mondo dei sogni, che si riuscirebbe a cogliere a fondo il significato di un sogno. In questa fase, infatti, c’è una sorta di collegamento tra esperienza vera e propria e simbolismo.
Presente e passato si intrecciano nel sogno
Per capire un sogno a livello psicologico bisogna pensarlo come il collegamento tra ciò che ci fa pensare, stare male o rimuginare nel presente e la nostra vita passata a medio o lungo termine. Il mondo onirico, quindi, trasforma in figure simboliche ciò che non si potrebbe esprimere in modo diverso nella vita reale. In questo senso il professionista, sia esso psicologo o psicoterapeuta, può attingere al mondo onirico per capire alcuni aspetti della vita di un paziente, e ricollegare alcune manifestazioni e difficoltà del presente a episodi, anche marginali, della vita passata.
Certo, l’interpretazione dei sogni non è la terapia, bensì uno strumento che in alcune specifiche circostanze il professionista può sfruttare per venire a capo più facilmente ad alcune situazioni poco chiare. Si tratta di un approccio, in alcuni casi, che permette di indagare in modo indiretto il passato di una persona, in particolare di quei pazienti che difficilmente sono in grado di aprire i cassetti dei ricordi.
Psicologi: non tutti i sogni hanno un significato
Analizzare i sogni, cercare di capirne il significato, per gli psicologi non sempre, tuttavia è utile. Negli ultimi anni, ricerche hanno cercato di dimostrare che non tutti i sogni contengono per forza di cose un significato. Molte immagini oniriche, infatti, nascondono un’esigenza, un desiderio, una paura. Allo stesso modo, però, ci sono sogni che sono semplicemente la rappresentazione di stimoli in eccesso e che non si ricollegano a nulla in particolare. Hanno, nei fatti, un significato vuoto, sono solo un contenitore che non si ricollega alla memoria, né tantomeno all’inconscio del sognatore.
È possibile quindi cogliere il significato di un sogno, dal momento che alcuni sembrano non avere un link con nessuna esperienza? Alcuni psicologi sostengono che se davvero si vuole dare importanza al sogno e al suo significato, bisogna analizzare in particolar modo i sogni ricorrenti, quelli che si protraggono nel corso del tempo, anche per molti anni. Difficile credere che simili manifestazioni a livello inconscio, infatti, si ripropongano con gli stessi contenuti senza ricollegarsi a qualche esperienza, sentimento o paura passata.
L’interpretazione dei sogni ricorrenti
Sul fronte dei sogni ricorrenti, però, bisogna prestare attenzione, spiegano gli psicologi. Se un sogno si ripete nel tempo dall’infanzia e fino all’età adulta, è impensabile concludere che il significato sia sempre lo stesso, immutabile nel corso della crescita. Questa eventualità rende difficile carpire il vero significato delle immagini oniriche e quindi a fini terapeutici non può dare delle indicazioni utili. Se invece il sogno è sì ricorrente, ma si delimita in un periodo specifico, specie in età adulta, allora può essere un bacino importante per accedere a contenuti non supportati da alcun tipo di reminiscenza del paziente. In questo senso lo psicologo può tracciare un quadro o quantomeno recuperare degli indizi funzionali allo sviluppo del processo terapeutico del paziente.